incentivi per privati


Nel 2025, il governo italiano ha confermato e rafforzato diversi incentivi volti a sostenere l’installazione di impianti fotovoltaici per famiglie e privati. Questi strumenti rendono l’investimento nell’energia solare ancora più conveniente, promuovendo l’autosufficienza energetica e la sostenibilità ambientale.

Di seguito trovi l’elenco dei principali incentivi disponibili nel 2025 per chi desidera installare un impianto fotovoltaico a casa.

bonus ristrutturazione 50%

Detrazione fiscale 50% per impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo

Anche nel 2025, il Bonus Ristrutturazione consente ai privati di detrarre il 50% delle spese sostenute per l’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo destinati ad abitazioni civili.
L’agevolazione è valida per interventi effettuati su prime case, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare, corrispondente a una detrazione massima di 48.000 euro, ripartita in 10 quote annuali di pari importo.

Requisiti e modalità di accesso

installazione di impianti fotovoltaici connessi alla rete elettrica su edifici o strutture pertinenziali, e sistemi di accumulo energetico.

proprietari o titolari di diritti reali su unità immobiliari ad uso residenziale.

è necessario effettuare i pagamenti tramite bonifico parlante, indicando causale, codice fiscale del beneficiario della detrazione e partita IVA o codice fiscale del destinatario del pagamento

Vantaggi dell'installazione nel 2025

La detrazione del 50% è confermata fino al 31 dicembre 2025. A partire dal 1° gennaio 2026, salvo ulteriori proroghe, la detrazione potrebbe subire una riduzione, con aliquote e limiti di spesa inferiori rispetto a quelli attuali.

Risparmio fiscale significativo:

detrazione del 50% su un investimento fino a 96.000 euro.

Riduzione dei costi energetici

grazie all'autoproduzione e all'autoconsumo di energia.

Incremento del valore immobiliare:

gli immobili dotati di impianti fotovoltaici risultano più attrattivi sul mercato.

Contributo alla sostenibilità ambientale:

riduzione delle emissioni di CO₂ e utilizzo di energia rinnovabile.

detrazione seconde case

Detrazione fiscale 36% per impianti fotovoltaici su seconde case

Nel 2025, i proprietari di seconde case possono beneficiare di una detrazione fiscale del 36% sulle spese sostenute per l’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo. Questa agevolazione rientra nel Bonus Ristrutturazione, confermato dalla Legge di Bilancio 2025, e rappresenta un’opportunità per migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni non principali.

Requisiti e modalità di accesso

proprietari, usufruttuari o titolari di diritti reali su seconde case ad uso residenziale.

installazione di impianti fotovoltaici connessi alla rete elettrica e sistemi di accumulo energetico.

tramite bonifico parlante, indicando causale, codice fiscale del beneficiario della detrazione e partita IVA o codice fiscale del destinatario del pagamento.

obbligatoria entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

Vantaggi dell'installazione nel 2025

Attualmente, la detrazione fiscale del 36% per le seconde case (Bonus Ristrutturazione) è confermata fino al 31 dicembre 2025, secondo la Legge di Bilancio 2025.

Risparmio fiscale:

possibilità di recuperare il 36% dell'investimento attraverso detrazioni IRPEF.

Efficienza energetica

riduzione dei consumi energetici e delle bollette anche nelle abitazioni utilizzate saltuariamente.

Incremento del valore immobiliare:

gli immobili dotati di impianti fotovoltaici risultano più attrattivi sul mercato.

Contributo alla sostenibilità ambientale:

riduzione delle emissioni di CO₂ e utilizzo di energia rinnovabile.

superbonus 65%

detrazione IRPEF del 65% per pompe di calore

Se stai pensando di riqualificare energeticamente la tua abitazione installando una pompa di calore, puoi beneficiare di una detrazione fiscale pari al 65% delle spese sostenute.
Questa agevolazione viene distribuita in 10 rate annuali di pari importo, permettendoti di ridurre l’imposta sul reddito (IRPEF) per un periodo più lungo e pianificabile.

Quali spese sono ammesse

per facilitare la sostituzione con il nuovo impianto a pompa di calore.

trattamento acqua, controllo, regolazione ed emissione, necessari per l’efficienza complessiva del sistema.

relative alla progettazione e alla realizzazione degli interventi, comprese le certificazioni e le pratiche necessarie.i

sia termiche che elettriche ed elettroniche, oltre alle opere idrauliche o murarie per l’attivazione del nuovo impianto.

Come richiederla

La detrazione è applicabile fino a un importo massimo di 30.000 euro per unità immobiliare, consentendo così di pianificare l’investimento in modo strategico.

Il Decreto CER: Comunità Energetiche

l'energia condivisa

La Comunità Energetica Rinnovabile (CER) è un gruppo di cittadini, aziende o enti locali che si uniscono per produrre, consumare e condividere energia rinnovabile (ad esempio da un impianto fotovoltaico). I membri possono ridurre le proprie bollette energetiche e contribuire alla transizione ecologica, condividendo l’energia prodotta all’interno della comunità e beneficiando di incentivi economici specifici.

Il Decreto CACER del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (24 gennaio 2024) ha stanziato 2,2 miliardi di euro per promuovere la nascita di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) nei comuni italiani, ora estesi anche a quelli con fino a 50.000 abitanti (decreto del 16 maggio 2024).

Se stai valutando di partecipare a una Comunità Energetica Rinnovabile (CER), il Decreto CER 2024 offre incentivi significativi per promuovere la produzione e la condivisione di energia da fonti rinnovabili.

Requisiti per accedere agli incentivi

la comunità energetica sia formalmente costituita alla data di entrata in esercizio dell’impianto.

gli impianti di produzione e i punti di prelievo siano connessi alla rete di distribuzione tramite la stessa cabina primaria.

non superiore a 1 MW

possono partecipare cittadini, piccole e medie imprese, enti locali, cooperative, enti del terzo settore e religiosi. Le grandi imprese possono aderire solo in configurazioni di autoconsumo collettivo nello stesso edificio.

gli impianti devono entrare in esercizio a partire dal 16 dicembre 2021, per le sole CER, dopo la regolare costituzione della Comunità.

Le spese ammissibili sono coperte da un contributo a fondo perduto fino al 40%, nel rispetto dei seguenti massimali per potenza installata:

  • 1.500 €/kW per impianti fino a 20 kW
  • 1.200 €/kW da 20 a 200 kW
  • 1.100 €/kW da 200 a 600 kW
  • 1.050 €/kW da 600 a 1.000 kW

Chi consuma l’energia prodotta dalla CER riceve, per 20 anni, un ulteriore incentivo economico:

  • 0,11 €/kWh per CER
  • 0,10 €/kWh per Gruppi di Autoconsumo
    Chi riceve il 40% di contributo ottiene la tariffa dimezzata.
Come richiedere gli incentivi

le domande devono essere presentate tramite il portale del GSE (Gestore dei Servizi Energetici).

il termine per la presentazione delle domande per il contributo a fondo perduto è stato prorogato al 30 novembre 2025.

inclusi il titolo abilitativo alla costruzione e all’esercizio dell’impianto, preventivo di connessione alla rete elettrica accettato, e altri documenti specificati nelle linee guida del GSE.

IVA al 10% per Impianti Fotovoltaici

Come risparmiare sull’installazione di impianti grazie all’aliquota IVA ridotta

L’IVA agevolata al 10% è una misura prevista dalla normativa italiana per incentivare l’installazione di impianti fotovoltaici e impianti di accumulo. Consente di applicare un’aliquota IVA ridotta rispetto al normale 22%, rendendo l’acquisto e l’installazione di impianti più convenienti per i privati.

Come richiederla
Quali spese sono ammesse
Come funziona
Come ottenerla

incentivi regionali:
FRIULI VENEZIA GIULIA

Bando Fotovoltaico Friuli-Venezia Giulia - 40% + 50% fondo perduto

Il Friuli Venezia Giulia conferma anche per il 2025 il bando regionale dedicato all’installazione di impianti fotovoltaici per privati, con contributi a fondo perduto fino a 40% + 50% detrazione fiscale, totale 90% di rimborso delle spese sostenute.
Questa iniziativa supporta la diffusione dell’energia pulita e favorisce l’autonomia energetica delle famiglie, offrendo un’importante opportunità per investire nella sostenibilità ambientale senza pesare troppo sul budget.

L’incentivo è cumulabile con detrazioni fiscali nazionali e altri incentivi statali, senza superare i massimali previsti

Chi può partecipare

Possono accedere al bando le persone fisiche proprietarie di abitazioni situate in Friuli Venezia Giulia, con immobili classificati nelle categorie catastali da A1 a A9 e A11.

La domanda deve essere presentata a lavori ultimati e inviata esclusivamente tramite il portale online dedicato. Ogni richiedente può usufruire dell’incentivo per una sola unità immobiliare.

Interventi ammessi
Dettagli del contributo

Il contributo a fondo perduto copre il 40% delle spese sostenute. Per impianti inferiori a 800 W, il contributo massimo è di 1.720 €. Per impianti da 800 W in su, è previsto un contributo di 3.000 € per kW, fino a un massimo di 18.000 €. Per i sistemi di accumulo, il contributo può arrivare fino a 1.130 € per kWh installato, con un tetto massimo di 13.560 €.

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