Energie rinnovabili
Le energie rinnovabili hanno la caratteristica di essere riutilizzabili, a differenza del carbone che rappresenta una fonte non rinnovabile poiché dopo il primo uso non ha più alcuna utilità.
C’è però da fare un po’ di chiarezza e distinguere energie rinnovabili ed energie non rinnovabili: le due fonti di energia sono infatti agli antipodi.
Cosa si intende per energie rinnovabili e qual è la differenza dalle energie non rinnovabili
Con il termine energie rinnovabili ci si rivolge a tutte quelle fonti naturali come il sole, dal quale, i pannelli solari sono in grado di ricavare la luce solare da trasformare in energia elettrica.
Altre fonti di energia rinnovabile sono:
- l’acqua, che passando attraverso le turbine riesce a generare elettricità;
- il vento, che produce energia eolica tramite le apposite pale;
- le biomasse come il legno di scarto, il pellet, biogas;
- il sottosuolo dal quale si ricava calore per produrre l’ energia geotermica;
Fonti di energia rinnovabile e non rinnovabile a confronto
Petrolio, carbone, gas naturale: sono tutti combustibili utilizzati a dismisura dalla prima rivoluzione industriale in avanti, sono fonti non rinnovabili e – cosa più importante – in esaurimento.
Le ultime ricerche hanno dato due scadenze quasi certe: entro il 2050 il carbone servirà solo per il 5% della produzione mondiale ed entro un secolo i pozzi petroliferi si esauriranno.
La luce del sole, il calore della terra, l’acqua sono invece fonti che non si esauriranno (se non tra diversi millenni), e che possono essere utilizzate per la produzione di energia pulita.
Oltre a questo, le forme di energie rinnovabili hanno appunto il vantaggio di non inquinare l’ambiente, fattore che contribuirebbe a produrre energia senza mettere in pericolo il nostro pianeta, almeno non più di quanto fatto fino ad ora.
Energie rinnovabili in Italia
E’ per tutti questi motivi che lo Stato italiano ha stanziato fondi appositi per l’installazione di pannelli solari, bonus e agevolazioni per l’acquisto di auto elettriche e per chi sfrutta le energie rinnovabili per la produzione.
Eurostat ha comunicato che nel 2020 il 37% del fabbisogno elettrico dell’UE è stato coperto da fonti di energia rinnovabili, dato che aumenta gradualmente negli anni.
L’Italia si posiziona un po’ più in basso di altri Paesi europei, con un percentuale di utilizzo di energie alternative per il riscaldamento e il raffreddamento pari al 19,9%.